Primapersonaplurale

GIACOMO GIOVANNETTI

a cura di Alex Urso

12.08 – 4.11.2023

Giacomo Giovannetti è uno, ma potrebbe benissimo essere molti di più. Nato a Senigallia nel 1983, l’arista marchigiano ha infatti condotto negli anni una ricerca fondata sullo scambio e sul dialogo con l’altro. Nel suo processo creativo, l’altro è l’elemento fondante: ora in funzione attiva – collaborando alla realizzazione dell’opera attraverso laboratori e momenti di confronto – ora in maniera passiva – destinatario ultimo del messaggio –, la presenza di un interlocutore è per Giovannetti la ragione stessa dell’operare.

Realizzate nel corso dell’ultimo anno e mai prima d’ora esposte al pubblico, le opere in mostra presso Fiuto Art Space sintetizzano e portano verso nuovi lidi le riflessioni di Giovannetti sul ruolo dell’arte come strumento relazionale. Ognuno dei grandi dipinti che compongono il progetto è infatti il risultato di un “gioco a due” tra lo stesso artista e la figlia Nina, accolta all’interno del processo creativo come co-autrice dei lavori. Anzi, di più: Nina è musa e madrina. È lei stessa che invita l’artista a svincolarsi da ogni costruzione mentale, spingendolo a vivere l’evento della creazione con stupore e desiderio primordiale.

Presentate all’interno di eleganti cornici in legno, le opere sono state realizzate da Giovannetti attraverso un processo di sovrapposizione, sia tecnica che semantica. Ritagli di giornali, stralci di quaderni e vecchie fotografie compaiono sullo sfondo insieme ai disegni della piccola Nina: quelli della bambina sono frammenti di un mondo fantasioso, infantile, ma non per questo privo di elementi spaventosi e poco rassicuranti. Cariche di colore e di significati celati, le carte della bambina si relazionano alle lastre di plexiglass successivamente sovrapposte dall’artista. Su di esse è l’adulto a intervenire. Seguendo questa prospettiva di scomposizione e ricomposizione infinita, ogni opera di Giacomo Giovannetti si presenta come un pastiche di sottocodici, registri, lingue e stili diversi: un enorme rebus che, un po’ come la vita, chiede di essere risolto. Meglio se insieme. Meglio se in due.

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Ripatransone (AP) | Piazza Matteotti 13 

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